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La bufera napoleonica in un piccolo stato italiano

Dalla Repubblica di Lucca al Principato di Elisa Baciocchi

di Leo Burlamacchi


pp. 292, f.to 13,5×21, 2018
ISBN 978-88-6550-614-1
€ 15,00
            Disponibile in ebook su kindle store

In qualsiasi parte del territorio lucchese, per chi sia salito abbastanza da scoprire l’orizzonte verso occidente, appare la vista del mare. Il profilo della costa si stende come un ampio semicerchio limitato a meridione dai rilievi dell’Elba e a settentrione dai monti della Spezia, quasi di fronte due piccole isole emergono dall’acqua a somiglianza di scogli, la Gorgona e la Capraia, dietro le quali l’orizzonte è interrotto da una catena montuosa che sembra opporsi alla vastità del mare. è lì, vicina, quasi a portata di mano. è la Corsica. Bastia, antica capitale, la si potrebbe quasi distinguere in basso sulla parte a noi più vicina. Aiaccio sta invece nel Pumonte, come un tempo veniva chiamato il sud-ovest dell’isola, oltre le montagne che d’inverno biancheggiano di neve. Lucca e la Corsica, due terre tanto vicine, e allo stesso tempo tanto diverse tra loro.
Nella seconda metà del ’700, quando incomincia la nostra storia, la Corsica viveva da secoli in penuria e servitù, contrapposti a secoli di indipendenza e di dovizia nella vicina Lucca. Ma sarà proprio lo spirito combattivo e rivoluzionario maturato nella vicina Corsica a scuotere gli spiriti imbelli che, adagiati sotto incipriate parrucche, da troppo tempo ormai governavano l’antica Repubblica.

Leo Burlamacchi è nato a Viareggio, dove sua madre si trovava in villeggiatura, in un giorno di Luglio del 1933. Pur essendo di antica famiglia lucchese a Lucca purtroppo non ha abitato quasi mai. laureato in Chimica Industriale, si è occupato di industria, ma soprattutto in qualità di Libero Docento e di Ordinario di Chimica Fisica, ha svolto insegnamento universitario e ricerca nel campo della risonanza magnetica e delle proprietà dei materiali. Argomenti sui quali ha scritto libri e articoli comprensibili, e non sempre, solo per gli stretti cultori della materia.

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