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Dall’Orto alla Cucina. Verdure di stagione

dall_orto_alla_cucina


pp. 64, f.to 12×16,5, 2010
ISBN 978-88-7246-991-0
Esaurito

Un ritorno, se non alle origini, quanto meno ai nostri nonni, a prima degli anni Sessanta, del grande Boom Economico dei supermercati, dell’usa e getta e della velocità della modernità a tutti costi. Oggi, sempre più spesso, sembra di vivere in un cortocircuito storico, protagonisti tutti di un parziale (e salutistico) flash back in cui, abbandonata giocoforza l’epoca dei consumi, vuoi per la crisi, vuoi per l’inquinamento o semplicemente per la crescente scarsa fiducia nel prossimo, sempre più spesso ci troviamo a comprare biologico, biodinamico, a scegliere prodotti a Km 0, certificati d.o.p., o i.g.p.. I più intraprendenti e volenterosi abbandonano i supermercati per i mercati ortofrutticoli, entrano a far parte di un g.a.s.. Altri percorrono le campagne delle propria provincia in cerca di un coltivatore diretto di cui fidarsi e a cui affidarsi. Infine chi ha la fortuna di avere un fazzoletto di terra mette su un orto, che seppure piccolo potrà fornire di ortaggi sicuramente più salutari e controllati di quelli del mercato.

Un cortocircuito quindi in cui si auspica sempre più spesso un ritorno all’autarchia già auspicata, quando non imposta, quasi un secolo fa e per altre ragioni storiche, negli anni dell’infausto Ventennio. Un’Italia, quella di allora sicuramente diversa da quella di oggi, potremmo dire un’altra nazione, povera e contadina, reduce dal primo dopoguerra.

Un territorio allora ricco di specialità regionali immutate e tramandate da secoli, prodotti tipici e piatti regionali che allora erano i piatti, poveri e spesso unici, della povera gente, espressioni di un patrimonio storico e culturale che tutte le città italiane grandi e piccole sapevano esprimere. Il paese di oggi è profondamente diverso, noi siamo profondamente diversi, ma grazie ad alcuni e nonostante molti altri, l’Italia rimane ancora ricca di piatti regionali e di prodotti tipici.

Questo non vuole essere un libro di cucina nuova e creativa né tanto meno proporre piatti innovativi. La definizione che più si avvicina per descrivere il volumetto che avete in mano è “promemoria”. Un quaderno degli appunti se vogliamo, in cui sono segnate alcune di quelle tante piccole notizie generiche sui vegetali e sui prodotti tipici italiani e, ovviamente, sulle preparazioni culinarie che questi prodotti esaltano e che rendono la cucina italiana famosa nel mondo.

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