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Il generale Ernesto Tarditi di Centallo e la sua permanenza a Lucca dal 1918 al 1922

di Giovanni Macchia


pp. 76, f.to 17×24, ill b/n, 2017
ISBN 978-88-6550-561-8
€ 10,00

Negli anni in cui si celebra il Centenario della Prima Guerra Mondiale, Giovanni Macchia ci propone una ricerca su un personaggio che ha legato Lucca ai grandi eventi bellici di quel periodo. Oggi il generale Ernesto Tarditi a Lucca non è conosciuto, ma nel novembre del 1918, quando guidò la colonna che entrò a Trento liberata, fu considerato quasi un eroe nazionale. La colonna militare che fece il suo ingresso a Trento alle ore 15.15 del 3 novembre 1918 era aperta dal 16° Reggimento Cavalleggeri “Alessandria”, che all’inizio del conflitto era partito da Lucca lasciando la caserma situata nelle vecchie scuderie di Palazzo in piazza S. Romano.

La biografia del Tarditi, che ha le sue radici nell’epopea risorgimentale, scorre parallelamente alla più ampia vicenda della storia italiana. La Prima Guerra Mondiale, considerata per alcuni aspetti la conclusione delle battaglie del Risorgimento, è anche lo spartiacque di un nuovo corso degli eventi del ventesimo secolo. Il Tarditi, come molti italiani, ha avuto esitazioni nel riconoscersi nella nuova realtà politica e sociale e certamente ha visto tramontare l’orizzonte valoriale all’interno del quale era stato educato. Un’epoca finiva e ne iniziava un’altra: la coincidenza delle morte del vecchio generale con l’esito del referendum istituzionale del 1946 può essere considerata emblematica.
Giovanni Macchia fa conoscere, con rigore scientifico e con la consueta chiarezza espositiva, questa pagina di storia lucchese, così intimamente collegata ai grandi fatti della storia del Novecento.

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