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Vagli. Terre di frontiera

vagli_terre_frontieradi Mariano Verdigi


pp. 160, f.to 17×24, 45 ill., 1994
ISBN 978-88-7246-139-6
€ 13,00

Ancora oggi, e Mariano Verdigi ce lo fa sapere in apertura del suo appassionato studio, chi, dalla città o dal fondovalle, ha intenzione di raggiungere Vagli, deve percorrere una «strada tortuosa e stretta», quasi occupata da enormi camion che recano massi di marmo. Questa viabilità rende difficoltoso il cammino e il viaggio.
Si perpetua così quel naturale isolamento che ha segnato la secolare vicenda di questa comunità, imprimendovi tratti originali e caratteristiche ben definite che ancora al tempo attuale è possibile rintracciare. Lo notava già, con la perspicacia di cui ha dato ripetute prove, mons. Corrado Giorgetti nelle pagine che concludevano la sua documentata ricerca sulle vicende dell’industria marmifera nel comune di Vagli, quando delineava l’identità degli abitanti di quelle zone. Il vaglino, scriveva mons. Giorgetti, ha «caratteristiche naturali di coraggio, di resistenza alla fatica e di intolleranza verso ogni forma d’oppressione e di ingiustizia».
«Uomini duri», di una durezza intesa in senso positivo, così sono identificati i vaglini. E nel sistema di pensiero e di immaginazione della gente quella «durezza» è ricondotta alla granitica compattezza delle montagne che non solo formano l’ambiente naturale della comunità e ne racchiudono l’orizzonte ma, anche e soprattutto, partecipano direttamente alla sua vita ed alle sue fortune. È stato così dall’inizio dei tempi. È così oggi.
« Uomini duri»; abbiamo detto. «Duri», si intenda bene, perché capaci di resistere ad un clima inclemente; «duri» perché capaci di sopportare i disagi di lavori ingrati; «duri» perché capaci di strappare dalle viscere della terra l’«oro bianco», quei blocchi di candido marmo che, trasportati da possenti mezzi, scendono le strade della Garfagnana diretti ai centri di lavorazione posti sul litorale tirrenico.
«Uomini duri»; lo ripetiamo ancora. Questa fama, più che meritata, si è tradotta in uno stereotipo, in un ‘immagine convenzionale, in un luogo comune. Opportunamente Verdigi ha raccolto le testimonianze nel passato di questi stereotipi che sono ancora oggi presenti in quella valle.

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