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L’Attimo Superfluo

di Luca Andrea Masserdotti

, 2020
ISBN 978-88-6550-
€ 5,00

 

Dall’introduzione: L’autore di questo libro è giovane, benché non esordiente. La freschezza dei suoi vent’anni traspare chiara ed evidente, prorompe, travolge, e non di rado commuove. Nei versi di Luca – mi sia concesso, ora, di chiamarlo semplicemente così – c’è sincerità, ma anche forma: il retaggio dei suoi studi classici si coniuga con svariate suggestioni, che vanno dalla lirica di Konstantinos Kavafis ad alcune canzoni contemporanee in lingua inglese, echeggiate secondo procedimenti intertestuali tutt’altro che scontati, in una fusione originale e talvolta ardita. È una poesia distesa, sovente ‘narrativa’, non cantilenante, ma innervata da un ritmo e da una musicalità ben presenti, seppur non esibiti. Le parole sono accostate con cura, con attenzione al suono e al significato, senza la ricerca di virtuosismi e sperimentazioni stucchevoli.
Fra i temi dominanti c’è il sentimento amoroso, nelle sue infinite sfaccettature, ed è naturale che sia così. Quella di Luca è l’età in cui è giusto esserne attraversati e pervasi, in un incantamento magico e forse irripetibile. Già Orazio e i Greci antichi, tanto cari all’autore, ammonivano a non fuggirne, finché la canizie non avesse cosparso di grigio i capelli biondi – e velato d’ombra gli occhi verdi – del fiore degli anni..

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