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Conoscere e coltivare i Bucaneve

Bucanevedi Michael Dale Myers

edizione italiana a cura di Iacopo Lazzareschi Cervelli

 


pp. 128, f.to 17×24, ill. col, 2017
ISBN 978-88-6550-566-3
€ 15,00

I bucaneve da circa 25 anni sono al centro di un innamoramento collettivo nel Regno Unito: la ‘Galantomania’ che ha avuto notevoli ripercussioni fra gli appassionati di giardinaggio e coinvolge oggi decine di migliaia di persone. I bucaneve hanno conquistato un posto sempre più rilevante nei giardini dalla fine dell’epoca Vittoriana. Gli estimatori di questa pianta dal fiore invernale hanno selezionato e incrociato le specie naturali per ottenere fiori diversi, grandi, doppi, profumati, dai petali strani e dai colori inusuali al centro di un collezionismo che rasenta la follia per i particolari. Esistono ormai circa duemila cultivar con un nome e quelle più rare o nuove vengono scambiate a centinaia o migliaia di sterline: per molti un fenomeno paragonabile alla ‘Tulipomania’ del Seicento in Olanda. Le selezioni più popolari sono comunque disponibili a prezzi molto accessibili e consentono di ottenere fioriture precoci che negli anni possono riempire grandi superfici in modo spettacolare. Michael Dale Myers ci guida alla scoperta delle specie naturali e delle cultivar più importanti insegnandoci come accogliere con facilità questa graziosa e generosa bulbosa nelle aiuole del nostro giardino.

Michael Dale Myers ha dedicato la sua vita allo studio, alla coltivazione delle piante e al garden design. Dopo il diploma in amenity horticulture all’Askham Bryan College ha studiato biologia vegetale presso l’università di Leeds e tecnologie fungine (micorrize) all’Università del Kent. Nel 2014 ha conseguito il RHS Master of Horticulture qualification. È docente di orticoltura presso il Craven College di Skipton in North Yorkshire. Membro della Alpine Garden Society, dell’Hardy Plant Society, del National Trust e della Royal Horticultural Society, è stato presidente della sezione dello Yorkshire del National Council for the Conservation of Plants and Gardens e detentore delle National Plant Collections di varietà della Primula marginata, del genere Hepatica e di Anemone nemorosa. Ha collaborato con riviste e trasmissioni televisive compiendo viaggi botanici dedicati soprattutto allo studio delle piante alpine a Creta, nella Repubblica Ceca, a Cipro, sulle Alpi Marittime, nelle Filippine, in Polonia, Slovenia e Transilvania.

Iacopo Lazzareschi Cervelli, giornalista, curatore dell’edizione del volume, si sta dedicando da qualche anno alla storia del giardinaggio; collabora dal 2010 con le manifestazioni dell’Opera delle Mura di Lucca Murabilia e VerdeMura. È membro dell’Associazione Italiana di Orchidologia, dell’Associazione Meridionale Amatori Orchidee e della Pacific Bulb Society.

Tradurre un testo inglese sui bucaneve è un po’ come entrare di soppiatto nel tempio di una religione sconosciuta con la paura di compiere involontariamente qualche atto sconveniente o sacrilego. Per questo motivo nel libro il lettore troverà proposte alcune parole nuove della lingua italiana e una in uso con un significato inedito.
Il vocabolario botanico italiano non possiede termini altrettanto stringenti di quelli inventati nel Regno Unito dai galantofili (primo neologismo) per raggruppare i bucaneve secondo la tipologia del fiore né per distinguerne esattamente il tipo di prefogliazione. I termini utilizzati in inglese sono tutti derivati dal patrimonio botanico e archeologico del latino e del greco e sarebbe stato ridicolo usare delle perifrasi o peggio non tradurli, data la vicinanza della nostra lingua alle due. Così sono stati utilizzati per la prefogliazione gli aggettivi esplicato e supervoluto mentre per le forme del fiore pterugiforme e poculiforme, scelta che faciliterà gli appassionati italiani a orientarsi negli ambiti internazionali della galantomania.

 

 

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