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L’italianità di Leopardi e altre pagine leopardiane

italianita-leopardidi Lucio Felici


pp. 176, f.to 13,5×21, 2015
ISBN 978-88-6550-481-9
€ 20,00

Il primo saggio, che dà il titolo al volume, non è solo una curiosa rassegna di fraintendimenti otto-novecenteschi relativi al patriottismo leopardiano, ma anche la delineazione dei vari aspetti che il concetto di italianità assunse nella mente di Leopardi, dalla giovanile proclamazione di amor patrio al Giordani alle risentite rivendicazioni nazionalistiche dei pur disincantati Paralipomeni; così, l’individuazione di una precisa scultura di Tenerani (la Psiche svenuta), visionata da Leopardi nell’atelier dello scultore, non resta una semplice scoperta del biografo, ma va a nutrire l’interpretazione di un capolavoro poetico quale Amore e Morte;  così ancora, la riesumazione di una pregevole tesi di laurea primonovecentesca su Leopardi e Madame de Staël, è l’occasione per un ripensamento  di quel rapporto alla luce delle ultime risultanze critiche; e così via.
Lucio Felici ha lavorato per più di quarant’anni nell’editoria, curando principalmente collane di classici e strumenti di studio. Ha tenuto corsi di letteratura italiana in varie Università e, dal 2007 al 2014, ha coordinato il Comitato scientifico del Centro Nazionale di Studi Leopardiani.
A Leopardi ha dedicato la maggior parte dei suoi studi, curando un’edizione dei Canti (Roma, Newton Compton, 1974, nuova ed. 2010 e 2014) e due “opera omnia”: Tutte le poesie e tutte le prose e Zibaldone (con Emanuele Trevi, Roma, Newton Compton, 1997, 2 voll.,  nuova ed. in vol. unico 2010 e 2013); Tutte le opere in un cd-rom della Lexis Progetti Editoriali (1998). I suoi saggi leopardiani sono riuniti in due libri, L’Olimpo abbandonato. Leopardi tra «favole antiche» e «disperati affetti» (Venezia, Marsilio, 2005) e La luna nel cortile. Capitoli leopardiani (Soveria Mannelli, Rubbettino, 2006), cui ora si aggiunge questo nuovo volume.
Altri suoi contributi (edizioni e saggi) vertono su autori e opere di epoche diverse, dal Trecento al Novecento. Per la Garzanti Grandi Opere ha diretto, con Nino Borsellino, Scenari di fine secolo (2 voll., 2001), continuazione della Storia della letteratura italiana diretta da Emilio Cecchi e Natalino Sapegno. Per i «Meridiani» di Mondadori ha curato, con Claudio Costa, Tutte le poesie di Trilussa (2004).

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