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Il pellegrinaggio medievale a Lucca. Emergenze e memorie

pellegrinaggio medievaledi Giovanni Macchia


pp. 80, f.to 12×16,5, 2009
ISBN 978-88-7246-953-8
€ 8,00

 

Chi erano i pellegrini? I pellegrini erano uomini e donne di tutti i ceti, di tutte le età che, mosse soprattutto dalla fede, si recavano in luoghi ricchi di particolari memorie e di risonanze care alla cristianità. Era gente, ovviamente, che camminava e le loro strade si snodavano lungo percorsi che per secoli hanno ricoperto l’Europa come una ragnatela, un sistema viario in cui Lucca occupava una posizione di rilievo. Lucca è sempre stata all’interno dei grandi percorsi delle “peregrinationes majores”, era una città particolarmente frequentata: si trovava infatti sul percorso che collegava le grandi aree del nord Europa alle mete più importanti della cristianità, la città di Roma e la città di Gerusalemme. Le grandi mete delle “peregrinationes majores” erano tre: Roma, Gerusalemme e Monte S. Angelo sul Gargano. Solo successivamente si aggiunse Santiago di Compostela.
Lucca si trovava in una posizione particolarmente felice. Era infatti sul percorso che dal nord e dal centro Europa portava verso Roma e da Roma poi a Monte S. Angelo e ai porti della Puglia, dai quali i pellegrini si imbarcavano per Gerusalemme, ma si trovava anche sul percorso inverso: cioè sull’itinerario che dal sud e dal centro dell’Italia, lungo vie che attraversavano alcune la Pianura Padana, altre invece il golfo di Genova (le vie del mare), portavano a Santiago di Compostela. Quindi Lucca era una città di grande transito e il fenomeno del pellegrinaggio la consacrò sicuramente come una delle tappe privilegiate, luogo di sosta e in certi casi punto di arrivo di itinerari devozionali. E come tale conserva ancora oggi molte testimonianze che l’autore ci fa riscoprire accompagnandoci in un vero e proprio percorso all’interno delle mura fra bassorilievi, spedali, sarcofagi e reliquiari.

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