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Acqua e strategie del potere. La contesa idrica nella regione del giordano tra passato e presente

acque_e_strategiedi Silvia Nardi


pp. 179, f.to 20×22, Ill. 35 immagini col.
ISBN 978-88-7246-879-1

esaurito

L’acqua compare oggi tra gli Obiettivi di Sviluppo del Terzo Millennio approvati dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel settembre 2000: più di cento paesi si sono impegnati a ridurre del più del 50%, entro il 2015, la popolazione che nel mondo non ha accesso all’acqua potabile e ai sistemi fognari. La scarsità delle risorsa idrica è uno dei temi più attuali, ed è il cuore di questo testo. Quest’opera, in realtà scava più in profondità, interessandosi alla disputa dell’acqua nella regione del Giordano. In questa regione, infatti, la conformazione del bacino idrografico fa sì che la scarsa risorsa sia condivisa tra Israele, la Giordania, la Siria, e il Libano, e crea un conflitto tra arabi ed ebrei esistente ben prima della proclamazione dello Stato di Israele. L’autrice percorre la storia della regione a partire dalla conferenza di Parigi 1919 alla seconda metà degli anni Sessanta, per poi analizzare le idropolitiche dal 1967 ad oggi. Il suo scopo è quello di una sensibilizzazione generale sull’argomento, della costruzione di una “pace attravrso l’acqua”. Del resto Israele ne è uno degli esempi più significativi: nonostante le difficoltà della sua storia e della sua conformazione, benché la disponibilità idrica sia ancora al di sotto della penuria, con le esperienze acquisite nella gestione dell’acqua e nell’applicazione di moderne tecnologie, è divenuto uno dei paesi più efficienti al mondo nell’uso razionale della risorsa, ed è questo, forse, il primo passo verso una pace duratura. È proprio questo che Silvia Nardi ed il progetto Pax per Aquam tentano d’insegnarci.

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