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Tina Anselmi

di Marcella Filippa

pp. 96, f.to 12×16,5, 2019
ISBN 978-88-6550-678-3
€ 8,00
              Disponibile  su kindle store di amazon

 

L’autrice Marcella Filippa ci offre un originale e inedito profilo narrativo di Tina Anselmi, giovane staffetta partigiana che macina chilometri con la sua bicicletta per le strade dissestate della Castellana, sindacalista a difesa delle operaie tessili, impegnata in politica fino a ricoprire importanti incarichi affidati per la prima volta nella storia repubblicana a una donna, come il dicastero del Lavoro e quello della Sanità, e rischiosi e delicati impegni istituzionali a cui risponde con coraggio e rigore. Una donna che ama la propria terra, capace di agire per il bene comune, oltre le proprie convinzioni etiche e personali, una vera e propria icona di moralità. Pagine di intensa empatia, un riconoscere oltre le differenze e le generazioni un filo che lega l’essere e il fare. L’autrice la definisce una donna della primavera, il suo tempo ideale e simbolico. Solare, allegra, così vicina, così distante, riconcilia la scrittrice con quel tempo. Il libro ci offre e intreccia altre trame di vita, rimandando a una storia collettiva e corale che pone il Novecento come fulcro e sguardo privilegiato.
In punta di piedi e con leggerezza, mettendo in gioco la propria soggettività, si dà forma alle cose e ai luoghi che hanno segnato così profondamente la storia del nostro paese.

MARCELLA FILIPPA vive e lavora a Torino. Storica, saggista, traduttrice, giornalista pubblicista, vincitrice di premi
letterari, ha diretto mostre, realizzato sceneggiature per documentari, tra cui la Vera storia di Marianne Golz, coordinato
progetti europei. Consulente di case editrici, responsabile di collane editoriali sulla storia delle donne e sul pensiero femminile
europeo. Ha pubblicato numerosi libri di storia del Novecento, in particolare sul tema del razzismo e di storia delle
donne, tradotti anche all’estero, e ha curato volumi collettanei. Direttrice della Fondazione Nocentini, è stata a lungo
docente all’Istituto Europeo di Design. Collabora con università e istituti culturali internazionali. Tra i suoi libri: Avrei
capovolto le montagne, Dis-crimini, La morte contesa, Donne a Torino nel Novecento. Per la collana Italiane ha scritto
Rita Levi Montalcini. La signora delle cellule.
Ama in particolare: il cielo della Val Susa, il mare di Punta Licosa, fare torte per gli amici, i ciclamini bianchi d’inverno, il
delicato profumo del gelsomino, il colore viola, collezionare bottoni e vagabondar per mercati appena può.

 

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